Disagio psicologico e disturbi specifici dell’apprendimento

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neurosviluppo che affliggono bambini e ragazzi che in genere non hanno disabilità o particolari difficoltà, ma comportano la non autosufficienza durante il percorso scolastico in quanto interessano nella maggior parte dei casi le attività di lettura, scrittura e calcolo.

Leggere, scrivere e calcolare sono atti così semplici e automatici per chi non ha un disturbo dell’apprendimento che risulta difficile comprendere le difficoltà che invece riscontrano questi bambini o ragazzi.

Spesso vengono erroneamente considerati svogliati e la loro intelligenza spiccata dà il via a valutazioni quali “è intelligente ma non si applica…”. È frequente, infatti, che le difficoltà specifiche di apprendimento non vengano individuate precocemente e che il bambino sia costretto a vivere una serie di insuccessi a catena senza che se ne riesca a comprendere il motivo. Accade quindi che i risultati insoddisfacenti vengano attribuiti allo scarso impegno, al disinteresse verso le varie attività o alla distrazione.

Il bambino o il ragazzo con disturbo di apprendimento vive quindi il proprio problema a tutto tondo e ne rimane imprigionato fino a che non viene elaborata una diagnosi accurata che permette di fare chiarezza.

Se un genitore o un insegnante sospetta un disturbo dell’apprendimento è bene che la famiglia si rivolga alla propria ASL di riferimento o a specialisti autorizzati dalla ASL alla prima certificazione diagnostica valida ai fini scolastici.

La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti mediante specifici test standardizzati e condivisi, in linea con le indicazioni della Consensus Conference e dell’Istituto Superiore di Sanità.

Dopo questi test, lo specialista redige una relazione che contiene i risultati, la diagnosi del disturbo specifico dell’apprendimento individuato e le strategie da adottare per migliorare l’approccio a beneficio del bambino.

È impossibile pensare che possa esistere un approccio didattico e metodologico standard, efficace per tutti i ragazzi con DSA; è importante e necessario considerare le specificità di ogni singola persona, saper comprendere e analizzare la sua difficoltà e allo stesso tempo saper vedere e valorizzare le risorse e le potenzialità per prevedere e costruire un percorso di crescita e miglioramento.

La diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento dunque non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza: dal momento della diagnosi in poi è necessario supportare la persona sia per quanto riguarda l’apprendimento che dal punto di vista psicologico.

Dal punto di vista dell’apprendimento…

Grazie all’entrata in vigore della legge 170 che tutela gli studenti che presentano dislessia o altri disturbi specifici dell’apprendimento, le scuole possono assicurare agli interessati un percorso scolastico più sereno e di successo. Gli insegnanti, supportati dagli specialisti, dovranno individuare strategie didattiche, di verifica e di valutazione adeguate allo stile di apprendimento e abilità degli alunni con diagnosi DSA. I genitori a loro volta dovranno individuare strategie per il supporto nello studio a casa. È necessario che le strategie adottate a scuola e a casa siano complementari, si integrino le une con le altre e pertanto è fondamentale un dialogo costante insegnanti – genitori – bambino/ragazzo.

Dal punto di vista psicologico…

Questi bambini, oltre a sostenere il peso della propria incapacità, spesso se ne sentono anche responsabili e colpevoli. L’insuccesso prolungato genera scarsa autostima e dalla mancanza di fiducia nelle proprie possibilità scaturisce un disagio psicologico che, nel tempo, può strutturarsi e dare origine ad una elevata demotivazione all’apprendimento e a manifestazioni emotivo-affettive particolari quali la forte inibizione, l’aggressività, gli atteggiamenti istrionici di disturbo alla classe e, in alcuni casi, la depressione.

Per i genitori non è più semplice…

Il loro impegno, sia emotivo che di tempo, è spesso rivolto a gratificare il proprio figlio e ad incoraggiarlo. Non sono rare poi le occasioni in cui il figlio deve essere sorretto nei momenti di frustrazione e di scoraggiamento.

Da qui si evince quanto un adeguato supporto psicologico risulti importante sia per il bambino/ragazzo che per la famiglia.

Lo Studio di Psicologia della Dr.ssa Menichini è stato accreditato dalla Asl Provincia di Milano 2 con Deliberazione n. 339 del 22/09/2015 alla prima certificazione diagnostica valida ai fini scolastici.

Offre, inoltre, interventi di potenziamento delle strategie funzionali e percorsi di sostegno psicologico con adulti e bambini con fatiche scolastiche ed emotivo-relazionali.